venerdì 8 ottobre 2010





Recentemente ho frequentato un corso per apprendisti.
Le lezioni erano noiosissime e così ne ho approfittato per guardarmi in giro, osservando le mie compagne di corso (tutte ragazze) che erano un vero concentrato di stereotipi.
Apparentemente dolci e zuccherose ma quando aprono la bocca hanno più veleno loro di una vipera.
Iene travestite da Marilyn Monroe.
Un centrifugato di pettegolezzi, maldicenze, luoghi comuni, grandifratelli, gossip e simone ventura. Lamentose e petulanti, nevrotiche e isteriche.
Parlano solo di prodotti contro la cellulite, dei loro ritardi e dei programmi televisivi della DeFilippi. Una caricatura di tutti i più tipici difetti femminili.
Ecco, questo post é dedicato a tutte quelle che NON sono così. A tutte le mie amiche di blog, di concerti, di vita quotidiana o di fb che non si piegano a questo stereotipo. Quelle che non si meravigliano, quelle che sono curiose di tutto.
Quelle che il bicchiere a volte é mezzo pieno, a volte é mezzo vuoto, ma se lo bevono sempre e comunque fino all’ultimo sorso.
Quelle che annusano e mangiano i fiori, leccano i gatti e graffiano la schiena degli uomini.
Quelle che non hanno paura di dire quello che pensano.
Quelle che a piumosi barboncini rosa preferiscono cicciosi bulldog con tanto di cicce, rotolini e canini di fuori.
Quelle che nel loro armadio ci trovi stivali griffatissimi accanto a magliette comprate nei mercatini, perché la vita é troppo breve per essere sempre una cosa sola.
Quelle che alla collana di perle preferiscono un collare di borchie.
Quelle che vorrebbero avere come amiche quelle tre matte delle conigliette di Playboy.
Quelle che nella vita vogliono provare tutto.
Quelle che sono curiose.
Quelle che sperimentano.
Quelle che non dicono ‘questa cosa non la farò mai’.
Quelle che hanno la passione per i tatuaggi.
Quelle che amano cucinare, correre, disegnare, cantare a squarciagola, ballare, fare sesso, giocare con la propria immagine e tutti i modi di esprimere se stesse.
Quelle che credono nella sensualità.
Quelle appassionate, quelle che cantano in macchina, andando dietro alla radio, e se ne fregano se stonano.
Quelle che verniciano sgabelli.
Quelle bastiancontrario.
Quelle sempre e comunque controcorrente.
Quelle che non si fanno venire una crisi isterica di fronte a un ragno.
Quelle che amano gli animali.
Quelle che a volte si maledicono.
Quelle a cui non piace ‘titanic’.
Quelle che preferiscono un bel film pulp.

Quelle che pensano che le bionde siano più simpatiche.
Quelle che non si vergognano di dire cosa gli piace, sia dentro che fuori dal letto.
Quelle che non dicono mai ‘non mi piace’ senza aver provato prima.
Quelle che si divertono.
Quelle che fanno kickboxe.
Quelle un po’ maschiaccio.
Quelle sexy.
Quelle che se vedono una bella ragazza dicono che é una gran gnocca e non cercano di trovarle per forza mille difetti.
Quelle che rischiano.
Quelle contestatrici.
Quelle che sanno quello che vogliono e si fanno un mazzo quadro per ottenerlo.
Quelle che non c’é mai niente di scontato, o di facile.
Quelle che puntano un obbiettivo e poi si spendono al massimo per ottenerlo.
Quelle che 'hello kitty' vorrebbero tirarlo sotto con la macchina.
Quelle con i capelli bicromatici, q
uelle che in borsetta hanno sia una bottiglietta di 'Chance-di Chanel' che un barattolo di marmellata di fragole.
Quelle che a morbidi maglioncini d’angora rosa preferiscono giubbotti di pelle nera.
Quelle che amano le All-Star più delle Chanel.

Quelle che stringono i denti, che soffrono, anche quando le cose non vanno proprio come volevano loro.
Quelle con la testa dura.
Quelle che fanno tardi al sabato sera, poi vanno a letto ancora truccate e si svegliano al mattino dopo con gli occhi neri come quelli di un panda.
Quelle che non si meravigliano, di fronte alle unghie finte, alle tette finte, o alla luisa wittona finta.
Quelle che danno sempre qualche moneta ai musicisti di strada perché si sentono un po’ loro amiche anche se non li conoscono.
Quelle che hanno la bocca che non ha mai sapore di confetti o zuccherini, ma sa spesso di birra Becks.
Quelle che amano guidare.
Quelle che amano farsi guardare.
Quelle che hanno un palo da lapdance in cucina.
Quelle che fin da piccole non volevano fare le veline, ma le commesse in un sexy shop
.
Q
uelle che se provi a chiamarle ‘principessa’ ti fanno un occhio nero.
Quelle schiette.
Quelle senza peli sulla lingua.
Quelle vere.

... quelle come me.

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