giovedì 7 ottobre 2010

... e mentre la radio passa quella canzone... quella che mi parla di notti ribelli, di corse a perdifiato, di asfalto notturno, di serate consumate, bevute fino all'ultimo sorso, fino a che sorge il sole, che lasciarne indietro anche un solo minuto sarebbe un torto da dover rimpiangere poi...
... mentre alzo il volume e ci canto sopra anche se non conosco bene il testo... una cosa molto volgare...
... mentre ricordo la notte del vento in faccia, dei capelli accarezzati, della maglietta volante, del whisky puro da bruciare la gola e i polmoni, delle due girls ubriache da far paura, di quello che mi ha insegnato lei, dei pesi di cartone fradicio che piegano la resistenza delle 5 del mattino...
... mentre mi accorgo che una canzone ha il potere di sollevarmi di peso e incasellarmi in un altro spazio e in un altro tempo...
... proprio allora, non posso fare a meno di pensare che tutto questo fa parte del mio insensato modo di vivere, che tutto questo si é saldato a fuoco con il mio caratteraccio arruffato, e ha assogettato i miei gusti, insegnandomi a godere di tutte le cose che danno e fanno vita.

Nessun commento:

Posta un commento