venerdì 8 ottobre 2010




(foto rubata nel web)

... qualche giorno fa, in macchina con amici, guidavo io.
Nessuno in giro, pochissimo traffico, chiacchiere piacevoli, guidavo tranquilla tenendo con una sola mano il volante.
All’improvviso lo vedo in mezzo alla strada, immobile come un mucchietto di stracci.
Cerco di sterzare ma é inutile. Troppo tardi.
Lo sento inevitabile. Un piccolo sobbalzo sotto alle gomme larghe.
Un tuffo al cuore.
OhmiodioOhmiodioOhmiodio!!
E se ho travolto un cane? E se ho ucciso un gatto? E se era un porcospino? No, non posso crederci, potrei essere diventata anch’io un’assassina di porcospini...
Accosto.
Vorrei scendere, andare a vedere, ma mi tremano le gambe.
Bianca come un lenzuolo.
Scende un mio amico al posto mio.
Miodio se devo averlo ucciso fai almeno che non sia un cane. Non so perché ma l’idea di un gatto mi fa sentire meno in colpa. Forse perché penso che ha altre 6 vite. Che ipocrita del cazzo che sono.
Terrore.
Secondi che sembrano ore.
Poi il mio amico torna sghignazzando. Ride senza ritegno tenendosi la pancia.
“Fra, tranquilla era già morto... cioé non é mai stato vivo... voglio dire... hai investito un Mocio-Wileda, uno spazzolone dei pavimenti!”
Lo guardo malissimo, cosa cazzo mai avrà da ridere... poi finalmente trovo il coraggio di scendere dalla macchina e guardare. É vero, é solo un’inerte ammasso di setole verdastre, un agglomerato di fibre messo al mondo con il solo scopo di pulire le piastrelle, con tanto di aggancio per il manico dello scopattone, probabilmente é stato perso da qualche camion della spazzatura.
I miei compagni di viaggio mi sfottono: “... Attenzione: Assassina di spazzoloni dei pavimenti a bordo...”
Finalmente viene da ridere anche a me.

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