lunedì 28 aprile 2014

 
un weekend fuori dalle righe.
Tre giorni ad altissima velocità.
Un venerdì festivo, di frenetica pigrizia, le nostre corse, le mie tradizioni.
Sabato mattina gironzolando. Tra la colazione e la libreria (questa è una di quelle abitudini che non perderò mai). 
Gli incontri conditi di sorrisoni smaglianti, i miei modi di dire, tutti i miei pensieri che finiranno in un messaggio folle un paio di giorni più tardi.
Partire al primo pomeriggio.
Guidare sotto a un diluvio feroce.
Non sapevo che sulla Cisa ci fosse uno stabilimento della Barilla, dall'aspetto identico a quello che si vede poco prima di Parma, ma che ha un profumo di brioche e biscotti da stordire i sensi.
Dunque Banderas e la gallina Rosita lavorano lì??
La pausa-caffé.
Litigare con lo spacco della gonna per mezzora fuori dalla porta del cesso dell'autogrill.
Una tipa che passa mi guarda malissimo.
Spiacente, non sarò mai una perfettina, ho sempre lo smalto sbeccato e la sigaretta tra i polpastrelli.
Sempre femminile come un camionista.
Proseguire.
Ancora un'ora di autostrada.
Il cielo che si squarcia, il paesaggio toscano, la campagna a perdita d'occhio, il fresco umido dell'ambiente, non avevo mai visitato un frantoio, location impagabile per un live, il concerto, i palloncini più belli mai visti, un po' di chiacchiere e programmi, una mano sul viso, il viaggio di rientro, c'è ancora tempo per un bicchiere di latte in autogrill e le chiacchiere con il barista più simpatico di sempre, caramelle alla fragola, freccia-a-destra, freno, frizione, casello autostradale, casa, letto. Off.
Domenica. Hanno messo brutto tempo per oggi e in effetti sembra un po' autunno. I messaggi con la mia socia e un incontro inaspettato al bar. Io faccio colazione e tu invece ti bevi un bianco, va bene così. Il tempo per stirarmi la criniera come un gatto che si liscia il pelo, e poi via.
5 minuti di strada da casa mia e ci siamo.
Parcheggio-capannone-andata-e-ritorno-pioggia-chissenefrega-io-no-di-sicuro.
Il cortile di una casa,
gli ombrelloni,
Rocco di una simpatia inarrestabile,
facce note,
l'arrivo del mio batterista preferito e i nostri discorsi,
limoncello alle 4 di pomeriggio?? noi si, grazie.
la postazione-contro-muro-umidiccio-di-pioggia.
anche il bagno è rock (molto)
la birra è solo da mezzolitro. me ne prenderò poi due...
la pioggia che mi annacqua il bicchiere
perdere un anello e ritrovarlo poco dopo (grazie baby!)
il gazebo è nostro amico.
I capelli se prendono la pioggia diventano 'ruffi'. Poi divento... te!
Una nuova parola nel mio vocabolario. Yeah!
Musica-musica-musica.
saltello, applaudo, canto... insomma, me lo voglio godere al 100%
poi c'è ancora tempo per qualche nuova conoscenza
una bionda adorabile e sento già che voglio esserle amica
mi piace conoscere persone come te!
abbiamo sete ma io so dove hanno l'acqua... seguimi!
gli ultimi saluti, forse vorrei dire di più, ma forse meglio di no.
Rientro a casa e mi gira parecchio la testa.
Il tempo di crollare sul divano per un paio d'ore e poi si riparte.
Altro-giro-altro-autogrill.
Latte macchiato come se non ci fosse un domani.
è ora di tornare alla realtà, non prima di aver trafitto un po' di emozioni per inchiodarle al display del telefono.
... Anche questo è rock.

venerdì 18 aprile 2014




1 - weekend di pasqua.
Considerazioni & istruzioni per l'uso:
Tutti gli anni i w-end di Pasqua mi spaventano a morte.
Mi succede sempre di tutto.
Tutti gli anni mi capita qualcosa.
A volte cose belle, altre volte momenti brutti.
Ho imparato a essere molto diffidente verso questo periodo dell'anno.

2 - Ho promesso alla mia sister di insegnarle a cucinare qualche dolce.
Perché sono mediamente imbranata in cucina, ma con i dolci vado forte.
Carlo Cracco comincia a tremare.

3 - Vedo uova ovunque,
dovunque,
UOVunque.
E io sono intollerante al cioccolato.
#MondoCrudele 

#IHateChocolate


4 - Nell'uovo che NON posso mangiare per i motivi di cui sopra, vorrei trovare il candelabro di cui mi sono perdutamente innamorata dopo averlo visto nella vetrina di un negozietto minuscolo qui vicino. Perché ho un debole per le candele.

5 - Oggi sento che potrei anche prostituirmi in cambio di un antistaminico.
#QuantiStarnuti
#RaffreddoreAllergico
#PollineAGoGo


6 - il profumo del primo taglio del fieno.
è una cosa che adoro.
ma al tempo stesso mi rovescia emotivamente.
molti dicono di intristirsi con l'arrivo dell'autunno.
per me al contrario, fa questo effetto la primavera.
#SmellsLikeGrassField 

... c'è altro??

lunedì 14 aprile 2014

 

 






Se la mia vita stessa tutta dentro a un weekend sarebbe quello appena trascorso.
Ribelle.
Sregolato.
Rock.
Rilassato.
Licenzioso.
Viziato.
Libero.
Maniaco.
Esagerato.
Peccaminoso.
Imperfetto.
Vero.
... Purissimo.
Una serata solo nostra, il gioco-della-serata, i messaggi, la voglia di rivedersi.
Difficile da capire.
Il buio.
Un paio di candele.
Una mano che mi coccola i capelli.
Quello sguardo.
Braccia pericolose.
Resa incondizionata.
Io.
Tu.
Ci piace giocare pesante.
Ma tra noi non sarà mai per gioco.
Si fotta tutto il resto.
La notte la chiudiamo fuori.
Tanto un pezzetto di buio lo portiamo sempre nel cuore.
Inutile parlare.
Le unghie che affondano in un territorio conosciuto.
Come un gatto sornione che conosce la strada di casa.
Venerdì è la serata inaspettata.
Mi piace provare esperienze nuove.
Assaggiare cose nuove.
E mi piacciono i gusti forti.
E così venerdì ho provato la mia prima 'birra-acida'.
Che è tipo una delle cose più buone mai provate.
Lambiek Boon.
D'ora in poi so che sapore ha la birra acida.
... e ancora.
Il barista che mi dice "chiudi gli occhi e distendi la mano... ti do una cosa... poi metti in bocca e butta giù."
Praticamente un invito a nozze.
Chiudo gli occhi ubbidiente.
Aspetto con impazienza con la mano aperta.
Qualcosa di freddo contro il mio palmo.
La consistenza gelatinosa e soffice.
Il sapore alcolico mi scende in gola con arroganza.
Qualcosa di dolce.
Frugo nella memoria e capisco.
è una caramella gommosa imbevuta nel rum.
Zucchero-dipendenza.
La purezza delle prime volte.
J. che mi prende per un braccio e mi trascina fuori per svelarmi un segreto.
E lì, nel mezzo della campagna, io, lei e i suoi tacchi alti, con il fieno che mi balla intorno alle caviglie, accosto il telefono all'orecchio e mi ascolto il suo gospel.
Meraviglia pura.
E ancora.
Vecchi ricordi.
Just for Fun!
Sabato si torna a casa con prepotenza.
Ogni volta che vado al FuoriOrario mi perdo completamente in mezzo ai capannoni, tipo rally industriale, e la stizza mi fa innervosire, ma poi la serata mi ripaga di tutto.
Come al solito.
Dalla passerella sospesa osservo quel formicaio scatenato appena sotto ai nostri piedi.
Gli abbracci più veri da cullarcisi dentro.
Il mio territorio incontaminato.
Una terra di appartenenza.
Domenica c'è ancora tempo per una passeggiata e una bevuta al sapore di fragola.
La promessa di rivedersi presto spazza via la malinconia.
... Non ho proprio voglia di tornare a Milano.