venerdì 8 ottobre 2010

Ieri sera.
divano.
Mtv.
La voce mielosa di Beyoncè oscilla nella stanza, poi scende piano piano a accarezzarmi le orecchie assonnate
Corredata da un video evocativo.
Non ci faccio tanto caso.
Non mi piace quel genere, non sono fatta per quella musica.
Questa volte però presto un po’ di attenzione al testo e alla parole
a questa idea balzana e scomoda.
Non per curiosità ma perché in questo momento non ho di meglio da fare.
La voce mielosa intona dolcemente ‘If I were a boy’
Se fossi un ragazzo.
Rifletto per un attimo sbattendo contro un pensiero che ha rovesciato la mia attenzione,
A dire il vero non ci ho mai pensato
Mi sono sempre sentita piuttosto a mio agio con il mio ego,
fin da piccola, sono sempre stata piuttosto contenta di essere stata un fiocco rosa
anche se a volte un po’ maschiaccio, certo,
ma con un’immagine femmina
Però non ci avevo mai pensato.
Ora questa anarchica idea di poter essere uomo per un giorno se ne sta lì, seduta a gambe incrociate, a fissarmi, sventolando la sua bandiera ribelle
facendosi beffe delle mie convinzioni, delle mie certezze.
pronta a imbracciare il fucile e a dare battaglia
sfidando tutto ciò che so
e che sono
... solo per un giorno... per provare...
Per sapere come ci si sente
Per andarsene in giro con una camminata mascolina
per sapere come ci si sente a indossare i boxer
Per non tradire l’emozione nella voce che trema quando mi arrabbio,
per avere quella voce roca che mi piace
per portare i capelli sfrontatamente corti
per andare in giro solo con i jeans , senza maglietta, d’estate
per indossare un giaccone consumato che sa di dopobarba.
per spettinarmi i capelli in avanti, con le mani, mentre sono sovrappensiero. Quasi quel gesto potesse aiutarmi a concentrarmi su un problema
per sapere cosa si prova ad avere più forza, a stringere tra le braccia una ragazza
per sapere com’é fare l’amore da uomo
per provare un brivido diverso dal mio
per bere la birra tutta d’un sorso
per fare a botte
per picchiare contro il sacco, con i guantoni
per sapere cosa si prova ad avere le guance ispide della barba di 2 giorni

poi scendo da questo pensiero, abbandonandolo come un autobus inutile appena dietro una curva.
Mi ri-infilo la mia identità, i miei vestiti, e le mie mutandine di pizzo nero
Mi liscio tra due dita una ciocca di capelli color miele, spengo la tele e mi allontano
Non prima di essermi schioccata uno sguardo di approvazione
dritto in faccia.
alla mia immagine.
riflessa nello specchio.

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