venerdì 8 ottobre 2010

... Signor commissario, sono venuta qui per costituirmi.
Ho commesso un terribile crimine. Esasperata da una situazione sempre più ingestibile ho ceduto ai nervi, alla stanchezza, alla mia ira.
So che non avrei dovuto, ma é così. Ormai é fatta, e non posso più tornare indietro.
Non ci ho pensato su più di tanto, é stato un gesto impulsivo.
C'era un paio di forbici affilate, luccicavano sopra la mensola.
Così crudeli eppure così affascinanti.
Le ho afferrate e le ho rivolte verso di me.
Infierendo contro me stessa, con rabbia, con ferocia. Senza alcuna pietà.
Facendomi tutto il male che solo io so farmi.
Solo dopo aver fatto scempio di me stessa mi sono placata.
Solo allora mi sono sentita meglio.
Esausta ma sollevata.
Non me ne pento.
Non cerco giustificazioni né compatimento. Forse solo un po’ di comprensione.

Cercate di capirmi: in testa io non ho capelli, ho una criniera, un pellicciotto di castoro!!
Ogni tanto devo tagliarne via 20 centimetri buoni per potermi sentire un po’... più leggera!





(immagine rubata dal web)

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