mercoledì 28 marzo 2012

giovedì 15 marzo 2012

Inpiration of the Day:
quanto può essere sexy il semplice profilo di un corpo?









venerdì 9 marzo 2012










Alcuni che leggono qui lo sanno già:
Ho chiesto il cambio di residenza.
La procedura é abbastanza semplice: si fa richiesta in comune, ti fissano un appuntamento, poi esce un vigile urbano e verifica che la casa sia realmente abitabile & abitata.
In teoria bastano i fondamentali dell’arredamento (piastrelle, letto e fornelli) in realtà pare che ultimamente siano diventati più fiscali e anche parecchio malfidati e che vogliano verificare che tu abiti davvero in quella casa.
Alcuni amici mi hanno dato qualche consiglio per dare alla casa un aspetto il più possibile vissuto:
Per esempio un paio di scarpe da ginnastica abbandonate nell’ingresso,
il tubetto di dentifricio sulla mensola del bagno deve essere usato per metà (perché nuovo fa troppo ‘finto’),
idem per il sapone e il bagnoschiuma,
il letto deve essere lasciato sfatto, ecc.
insomma, un po’ di finto disordine creato ad arte per poter sfoggiare sulla carta d’identità il nuovo nome del paesello.
Tuttavia un paio di conoscenti mi hanno raccontato che il vigile che ha stilato il verbale a casa loro ha preteso di verificare addirittura il contenuto del frigorifero e dell’armadio della camera da letto. (Alla faccia della privacy...)
Ora, per quanto riguarda il frigorifero credo che visti i miei 49 chili il vigile non si stupirà troppo di trovarci solo un paio di yogurt e un litro di latte magro.
Quello che mi preoccupa di più é l’armadio... chi gli andrà a spiegare che i molteplici completi dark, gli stivali con i tacchi improponibili, gli orecchini di piume, le felpe con l’interno in peluche fuxia, i bracciali con borchie da far invidia a un ferramenta e i pantaloni damascati fanno realmente parte del mio guardaroba e che ciò non implica necessariamente che io di mestiere faccia la spogliarellista??