venerdì 3 giugno 2011













Una cosa che mi lascia sempre perplessa é la velocità con cui certi oggetti, abitudini, stili di vita salgono o meno alla ribalta dei consumi da un momento all’altro. Magari fino al giorno prima nessuno se li filava minimamente, e poi all’improvviso, oplà, tutti impazziscono per quel colore, quell’accessorio, quella bevanda. Spinti molto più dall’immagine che un certo prodotto riflette piuttosto che dalla genuinità della sostanza.

Non ci credete? Ecco qualche esempio:

Le meringhe. Spumose, croccantissime, colorate, pronte a esplodere al primo morso. Le vendono da sempre in qualsiasi negozio di fornaio per pochi centesimi. Ma nessuno se le fila più di tanto. Così come i Ringo, da ‘smezzare’ per leccarne via la crema con espressione golosamente ammiccante.
Poi, all’improvviso, una ditta francese chiamata Ladurée si inventa i Macarons. Una stronzata costosissima e strapiena di coloranti. Ma tutti ne vanno matti. Mah.

Le Converse. Da quando ero ragazzina ad oggi ne ho avute di tutti i colori, e come tutti mi sono divertita a personalizzarle con lacci colorati, toppe, spille da balia in stile punk e una pioggia metallica di borchie (gentilmente offerte da un amico che faceva l’istituto professionale e in laboratorio aveva libero accesso al tornio metallico). Nessuno mi ha mai attribuito un Nobel o una medaglia Fields per questo. Poi arriva un tale che all’anagrafe é registrato come Giancarlo ma si fa chiamare Gienchi e tutti gridano al miracolo.

Lo ‘spriz’. Era relegato all’immagine dei vecchietti che giocano a carte nei bar di paese. Invece da qualche anno é tornato a essere una bevanda di culto anche per i giovanissimi. Il mio fegato ringrazia.

Persino certe
parole sono soggette ad alti e bassi come le quotazioni di borsa: non si parla più di abbinamenti, ma solo di ‘outfit’, di accessori ‘must have’, di capi cool, di ‘fashion addicted’ e ‘fashion victim’, qualsiasi capo viene ‘customizzato’, o prodotto in ‘limited edition’.

I teschi. Erano ornamento esclusivo dei punk. Adesso non sei alla moda se non ne hai almeno una decina nell’armadio.

... E anche quella che adesso chiamano ‘catena Tiffany’... ricordiamoci che fino a qualche tempo fa era la catena che tratteneva il tappo della vasca da bagno nei cessi di tutti gli italiani. Anche quelli molto eleganti.

... ma tra qualche mese nessuno si ricorderà più di tutte queste cose. sostituite da accattivanti nuovi arrivati, spazzate via dal vento della celebrità.

... La moda é una puttana, baby!

Colonna sonora: Luca Dirisio – La ricetta del campione


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